Chiara
Madaro
Le guerre di nuova generazione si 'giocano' su nuovi e più subdoli livelli di conflitto. La biowarfare è praticabile sia ai danni di coltivazioni che di popolazioni avversarie o da piegare a scelte che si fatica ad assumere. Ma i confini tra attaccanti e difensori non sono così scontati. I giocatori, non sempre appartengono ad entità statali. Questo articolo - cui seguiranno ulteriori approfondimenti - si propone di aprire una breccia riguardo alla pandemia che ci tiene sotto scacco da mesi.
Pubblicato da Osservatorio Globalizzazione su
https://www.academia.edu/44460130/Coronavirus_della_guerra_e_di_altri_demoni?email_work_card=title
Un
importante studio internazionale del 2016 osserva come l’epidemia di SARS-CoV
abbia inaugurato una nuova era nella trasmissione di virus da animale a uomo e
come i rapporti globalizzati che pervadono i nostri mercati e le nostre vite
abbiano favorito la diffusione del contagio[1].
Una
profezia che abbiamo visto avverarsi durante il 2020 con l’epidemia SARS-CoV-2
e che prosegue e ritorna a distanza di mesi. Come è noto, dalla città cinese di Wuhan un
filo rosso ha raggiunto in breve ogni continente fino al punto che si è
iniziato a parlare di pandemia. In Italia il lessico dei momenti più bui
seguiva la narrativa di una guerra mondiale con medici e infermieri nelle vesti
di eroici soldati al fronte, i malati in quelle delle vittime civili e il nemico
più temibile e invisibile, il virus, da affrontare a mani nude, in mancanza di
armi. Mentre i caduti venivano trasportati nottetempo in lunghi convogli
militari, destinati alla cremazione, vittime colte alla sprovvista da un nemico
sconosciuto e invisibile.
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| Gen. Mini: la lotta al virus è guerra fratricida |
Un vero colpo di genio capace di abbattere ogni resistenza contro leggi speciali, limitazioni dei diritti individuali e collettivi, sacrifici economici senza precedenti e che, come ogni guerra, richiede la dittatura, assecondata anche da chi la subisce in funzione di una perdita della razionalità dovuta alla paura, mentre si riesumano le antiche pratiche di ghettizzazione dei lebbrosari[3].
D’altra parte, nota il sociologo tedesco Beck, è la costante percezione del rischio a determinare timori e, quindi, scelte, azioni politiche in grado di cambiare il mondo. Fondamentale a questo fine la ‘messa in scena’ del rischio, ovvero l’amplificazione della rappresentazione del rischio attraverso la grancassa di risonanza dei media che aiutano a rendere reale qualcosa che diversamente non sarebbe percepito[4].
Le logiche del rischio su cui il sociologo mitteleuropeo riflette riguardano la sfera ecologica, economica e terroristica. Nella ‘società del rischio’, il rischio non è sinonimo di catastrofe ma ne è l’anticipazione. Una distinzione fondamentale in quanto il focus è posto più sulla costante minaccia pendente sulle nostre vite che sulla manifestazione vera e reale di una calamità[5].Il
Nobel per l’Economia 1998 Amartya Sen rammenta in proposito il dibattito che si
sviluppò già negli anni 70 in India sulla accettabilità dell’’emergenza’ come
maldestra giustificazione alla soppressione dei diritti civili e politici
fondamentali[6].
Un’ipotesi decisamente respinta dall’elettorato indiano il quale, pur essendo
tra i più poveri al mondo, poneva la lotta per le libertà fondamentali sullo
stesso piano della protesta contro l’indigenza cui era ridotto dalle scelte dei
governanti e dalle indicazioni di strutture sovranazionali. L’economista,
inoltre, pone in relazione la carenza di democrazia con l’insorgere di gravi carestie.
Un problema, osserva Sen, che accomuna paesi di nuova indipendenza, gestiti da
despoti locali, con le dittature tecnocratiche moderne, mentre è assente
laddove le elezioni avvengano secondo modalità partecipate, regolari, laddove
esistono partiti di opposizione e la stampa gode della libertà di critica e non
è soggetta a censura.
Luoghi
dagli spazi sempre più ristretti.
I
tragici eventi pandemici che tengono il globo ancora sotto scacco sono chiara
rappresentazione degli scenari di ‘anticipazione della morte collettiva’
riprodotti attraverso rapporti di potere capaci di attribuire legittimazione
collettiva alle messe in scena, di creare strutture cognitive tanto più
realistiche quanto più sono vicine alle istituzioni e agli ‘attori del sapere’
che, di fatto, tutelano l’opera di industrie che operano in settori controversi
e pericolosissimi, spesso non assicurate, per cui, nota Beck, ciò che è
scontato per un normale automobilista, non lo è per rami dell’industria che si
occupano di ingegneria genetica o energia nucleare o di produzioni biochimiche[7].
In
tanti i Paesi sospettati dalla Central Intelligence Agency di detenere queste
tecniche: dai colossi Cina e Russia a Corea, Libia, Siria e tutti gli storici
nemici.
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| 1989 - Il Presidente Ford ratifica la Biological Weapon Convention (BWC) |
Ad uscire dalla guerra come metafora è il Prof. Francis Boyle, uno dei redattori del US Biological Weapons Anti-Terrorism Act (1989), consulente di numerosi governi, ha rappresentato svariati organismi internazionali nei settori dei diritti umani, dei crimini di guerra e genocidio, politica nucleare e guerra biologica ed è professore di giurisprudenza internazionale presso la University of Illinois College of Law.
Secondo lo specialista il nuovo coronavirus è un’arma biologica offensiva e il WHO era a conoscenza di ogni cosa. Insieme ad una rivista di Geopolitica parla della possibilità di ‘armare’ i virus e ipotizza che l’organismo 2019-nCoV sia, appunto, una versione armata dell’nCoV scoperto dai medici sauditi nel 2012, un Coronavirus MERS[12]. L’ipotesi è avvalorata da uno studio scientifico che conferma come il SARS-CoV-2 sia un ricombinante di Coronavirus già noti come SARS e MERS. In particolare i ricercatori hanno rilevato solo cinque differenze nucleotidiche, in un genoma totale di circa 29.800 nucleotidi, tra i tre genomi 2019-nCoV[13]. Mentre un ulteriore studio della John Hopkins University ha rilevato l’esistenza del medesimo recettore per SARS-CoV e SARS-CoV-2 e spiega che le somiglianze genetiche tra i due virus sono tali da arguire che appartengono alla stessa specie e da essere considerati una variante della SARS. E’ per questo che in febbraio 2020 il Coronavirus Study Group (CSG) dell’International Committee on Taxonomy of Viruses ha deciso ufficialmente di cambiare il nome del virus inizialmente designato dal WHO come COVID-19 in SARS-CoV-2[14].Questo
consente di superare l’empasse e la confusione derivante dall’intreccio delle
infezioni da Coronavirus SARS/MERS che si sta per dipanare in questo studio
inteso a fare maggiore chiarezza su una vicenda che ha molti elementi rimasti
oscuri e che, però, hanno determinato scelte politiche e limitazioni importanti
delle libertà personali e collettive.
Scelte,
come diremo più avanti con l’intellettuale Noam Chomsky. Scelte dettate
dall’emergenza del momento. E’ per questo che risulta importante, fondamentale,
ricostruire quanto di imprevedibile e improrogabile vi sia in questa vicenda.
Se le ‘cassandre’ abbiano ragione nel denunciare un piano eversivo.
Infatti,
malgrado le notizie abbiano sempre riportato l’immagine di un virus misterioso,
un ‘nuovo’ Coronavirus, una novità per la scienza, motivo per cui non
esisterebbero, ad oggi, cure, e per cui così tante persone sono decedute,
secondo un rapporto destinato al Ministero della Salute e recante per oggetto:
“Infezione da Nuovo Coronavirus – Aggiornamento situazione 30 novembre 2012”,
parrebbe che nel 2012 (Governo Monti, ministri Balduzzi alla Salute, Di Paola alla
Difesa e Cancellieri all’Interno) l’esistenza del Nuovo Coronavirus era già
conosciuta e tenuta sotto osservazione.
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In
particolare il documento riporta ulteriori due casi di persone decedute per
Coronavirus in Giordania, notizia resa all’OMS. Come risulta comunicato all’OMS
in data 28 novembre dello stesso anno anche il caso di un’ulteriore persona
deceduta in Arabia Saudita e rientrante in un ‘focolaio familiare’ in cui erano
stati rilevati altri due casi precedenti.
Una
ricostruzione riportata anche in uno studio internazionale del 2014[15]
in cui viene specificato che il paziente saudita è deceduto dopo 11 giorni per
insufficienza respiratoria progressiva e che il campione di espettorato
prelevato è risultato negativo ai comuni virus respiratori (virus influenza A e
B, virus parainfluenzali, virus respiratorio sinciziale e adenovirus). Il nuovo
coronavirus è stato, dunque, identificato come Human Coronavirus Erasmus
Medical center (HCoV-EMC). Lo studio riporta anche il caso successivo di un
paziente del Quatar, un uomo di 49 anni, diagnosticato nel settembre 2012 con
il nuovo coronavirus MERS-CoV per poi essere trasportato nel Regno Unito per
cure intensive. I virus dei due uomini sono, in seguito, risultati uguali al
99,5% per cui il Coronavirus Study Group decide di rinominare MERS-CoV anche il
virus isolato dal primo paziente saudita. Successivamente si attribuisce a
MERS-CoV anche un’epidemia di gravi sindromi respiratorie rilavata da aprile
2012 a Zarqa in Giordania.
Fin
dall’inizio i casi sono stati segnalati al WHO: 834 infetti di cui 288 deceduti
(34,5%). I casi si sono verificati nella capitale Riyad, ad Al-Hasa, focolaio
del 2013, a Jeddah, focolaio del 2014, ad Hafr Al-Batin, dove si è verificato
un cluster comunitario (il focolaio si è verificato in ambiente ospedaliero) e
nelle città sante di Makkah e Madinah. In una fase iniziale la malattia ha
colpito maggiormente gli uomini. Inoltre è stato rilevato come nel secondo
trimestre del 2014, tra aprile e maggio, si sia verificato un aumento anomalo
del numero di casi segnalati dall’Arabia Saudita[16]:
Questi
casi sono stati messi in relazione ad una sierologia positiva nei cammelli
sebbene non fosse stata identificata la via di trasmissione da cammello a uomo
e sebbene si riconosca il fatto che non tutti i malati abbiano avuto a che fare
con cammelli o pipistrelli - altra
possibile fonte – e quindi si ipotizza l’esistenza di una fonte d’infezione
sconosciuta. Ad esempio viene ampiamente riconosciuto che una grande
percentuale dei casi è di origine ospedaliera. L’epidemia di Zarqa ha coinvolto
11 pazienti di cui 8 erano operatori sanitari. Anche ad Al-Hasa (2013)
l’epidemia ha avuto inizio in una unità di emodialisi di un ospedale privato
per coinvolgere successivamente altri 3 ospedali. Anche nell’aprile 2014 ad
Al-Ain, dei 23 casi registrati, 16 erano operatori sanitari. In ogni caso gli
operatori che hanno contratto la MERS-CoV erano coinvolti in operazioni e
procedure che generano aerosol come intubazione, aspirazione delle vie aeree e
induzione dell’espettorato. E’ interessante un’ulteriore nota derivante da
questo studio: diversamente da quanto ipotizzato inizialmente, solo 8 delle 13
trasmissioni epidemiologiche erano correlate e quindi è necessario pensare ad
ulteriori e diversificate fonti di ingresso dell’infezione. Ulteriori infezioni
in altri Paesi (Grecia, Giordania, Malesia, Filippine, Regno Unito, Francia,
Tunisia, Italia, Egitto, Stati Uniti e Paesi Bassi) sono, invece, legate al
viaggio e in questi casi, solo in Francia e Regno Unito è stato accertato il
passaggio da uomo a uomo. Per i restanti casi la via di trasmissione del virus
rimane un mistero.
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| Mappa dei primi casi registrati in Arabia Saudita |
Come
si evince dal documento italiano su riportato, il paziente saudita non era il
primo sospettato di aver contratto il nuovo coronavirus. Ma risulta importante
il suo caso in particolare perché è dai suoi polmoni che il Dr. Ali Mohamed
Zaki isola un coronavirus e, non avendolo mai osservato prima, contatta uno dei
più importanti virologi dell’Erasmus Medical Center di Rotterdam, nei Paesi
Bassi, per un parere. E’ Ron Fouchier il quale sequenzia il virus da un
campione ricevuto dall’Arabia Saudita usando il metodo della reazione a catena
della polimerasi in tempo reale (RT-PCR) ad ampio spettro per verificare se il
virus in questione avesse le caratteristiche distintive di un gruppo di
coronavirus noti per risultare infettivi per l’uomo.
Il NML si trova nello stesso complesso del National Center for Foreign Animal Diseases e già nel 2004 aveva isolato e pubblicato la prima sequenza genomica del coronavirus SARS e un ulteriore coronavirus NL63. E’ da questo laboratorio che alcuni agenti cinesi avrebbero rubato il nuovo coronavirus isolato dai polmoni del paziente saudita. Secondo la ricostruzione del Rapporto, nel marzo 2019 dall’NML viene organizzata una spedizione di virus straordinariamente virulenti, potenziali armi biologiche, verso la Cina. Il fatto provoca uno scandalo tra gli esperti per cui vengono avviate delle indagini e le responsabilità vengono fatte ricadere su agenti cinesi che lavoravano presso il NML e che il 5 luglio 2019, in conseguenza delle indagini, vengono scortati fuori dai laboratori canadesi.
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| La Dott.ssa Xianguo Qiu nei laboratori canadesi |
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| Chinese National Genebank |
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| Nel 2012 il laboratorio Namru del Cairo aveva individuato i primi casi di MERS |
Il fatto è a ulteriore conferma di come il Nuovo Coronavirus fosse già conosciuto, cercato e tenuto in osservazione a livello internazionale, sebbene nel 2012 non fosse ancora stato isolato e dunque, riporta la relazione italiana, non erano ancora disponibili esami di laboratorio specifici atti a confermare la presenza di questo virus. Successivamente, nell’ottobre 2012, i campioni furono nuovamente studiati dagli specialisti del Namru-3 il quale ‘finalmente’ comunica al Ministero della Salute giordano la presenza di Nuovo Coronavirus in due pazienti affetti da polmonite grave. Da qui il 28 novembre 2012 l’Ufficio Regionale del Mediterraneo Orientale dell’OMS (EMRO) invia in Giordania alcuni esperti allo scopo di condurre uno studio epidemiologico. In totale, riporta la relazione, al 30 novembre 2012 risultavano 5 casi di cui 3 deceduti in Arabia Saudita, 2 in Qatar e 2 in Giordania.
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| EMRO |
La Namru 3[25], infatti, è la terza Naval Medical Research Unit e fa parte di un progetto militare statunitense. Si tratta di uno dei cinque commando militari orientati alla ricerca e sviluppo indirizzata all’ottimizzazione della risposta ad attacchi biologici di tipo militare. Ulteriori stazioni sono posizionate a Singapore, Lima, Perù mentre sul territorio statunitense vi è una base a San Antonio, in Texas e una a Dayton in Ohio.
Figura
3 . Sedi dei
Commando Namru; fonte: https://www.c6f.navy.mil/About-Us/
Il
commando del Cairo è il più antico e viene istituito durante la seconda guerra
mondiale allo scopo di proteggere le truppe statunitensi dal tifo. Al termine
del conflitto l’Egitto chiede alla Marina statunitense di proseguire la
collaborazione con gli scienziati locali. Nel 1946 viene, quindi, formalizzata
la creazione della prima unità Namru al Cairo, oggi composta da 10 persone tra
ufficiali e marinai.
Boyle
denuncia da tempo l’uso militare degli organismi geneticamente modificati e
afferma che la linea tra ‘offesa’ e ‘difesa’ sia così sottile da risultare
praticamente inesistente in questo settore. Una valutazione condivisa anche da
Rifkin il quale spiega come le comuni forme di produzione di vaccini siano
tecnicamente molto vicine alla produzione di agenti delle armi biologiche
offrendo facili opportunità di conversione[27]. Durante
l’amministrazione Bush Jr. le politiche suggerite dai Neo Conservatori di
matrice reaganiana hanno sostenuto finanziariamente la ricerca nel campo della
‘difesa biologica’ ipotizzando la sperimentazione sugli esseri umani e
scoperchiando il classico vaso di Pandora.
Ma
per sviluppare un’arma biologica, spiega Boyle, è necessario lavorare su tre
elementi:
- Un
agente biologico dannoso
- Un
vaccino da inoculare nelle truppe e nei civili in modo da proteggerli dal virus
letale
- Un efficiente dispositivo o meccanismo per la diffusione dell’agente patogeno
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| Studio del Prof. Kamran Afzal |
In
una guerra biologica, è importante, ad esempio, che l’agente patogeno possa
essere somministrato per aerosol, quindi attraverso l’aria, tra le vittime
designate[28].
In
pratica, spiega Boyle, i ‘life-scientist’ sviluppano un nuovo agente biologico
offensivo, poi, usando la tecnologia del gene- splicing, sviluppano un vaccino.
Il gene-splicing consente ai ricercatori di inserire nuovi geni in materiale genetico già esistente nel genoma di un organismo.
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| Esempio sull'uso di gene spicing |
Già
negli anni 80 era ormai evidente che in molte università si stesse abusando
della ricerca in campo genetico per produrre un agente patogeno, per creare un
vaccino ‘difensivo’, per rendere l’agente somministrabile via aerosol, per
testare che l’aerosol patogeno fosse capace di uccidere animali dalle caratteristiche
simili a quelle degli esseri umani, come i maiali.
E
oggi c’è anche l’antidoto: le nanotecnologie hanno trovato il modo per
neutralizzare agenti biologici diffusi attraverso nuvole di aerosol[30]
Secondo Rifkin, i geni sono l’oro verde del secolo biotech e detenere un controllo su queste nuove tecnologie garantirebbe poteri praticamente assoluti nel mondo economico esattamente come durante l’era industriale l’accesso ai giacimenti dei combustibili fossili e dei metalli ha determinato il controllo sui mercati globali. Agricoltura e industria sono campi in cui ricombinare e manipolare i geni offre potenzialità di attacco ed esercizio senza precedenti.
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| Da uno studio del Max Plank Institute |
Eppure la ricerca prosegue all’insegna di cooperazioni transnazionali e alleanze improprie da un punto di vista delle attuali logiche della geografia politica. Il 16 novembre 2015 ‘Leonardo’, il TG scientifico della RAI, TV di Stato italiana, riporta la notizia di un supervirus polmonare creato da pipistrelli e topi.
intermedie come il topo. Già un anno prima (2014) una moratoria statunitense aveva fermato i finanziamenti alla ricerca in questione che aveva il chiaro proposito di rendere il virus più contagioso per l’uomo. Ma questo non ha fermato i laboratori cinesi. Lo studio in questione[32] è guidato dal Prof. Ralph Baric[33] sul versante statunitense e dalla Prof.ssa Zhengli-Li Shi[34] per la Cina, è stato pubblicato su PubMed il 9 novembre 2015 ed è frutto di sforzi internazionali. Tra i ricercatori, anche Antonio Lanzavecchia, immunologo presso l’Istituto per la ricerca in biomedicina di Bellinzona. Alla ricerca ha collaborato anche l’istituto di ricerca medica dell’esercito degli Stati Uniti che ha fornito cellule Vero E6 su cui sono stati coltivati i virus SARS-CoV di tipo selvatico (Urbani), SARS-CoV adattato al topo (mouse adapted) MA15 e CoV chimerici simili alla SARS. Per gli esperimenti sono stati usati dei topi condotti in un laboratorio BSL3, dove sono stati lasciati ad acclimatarsi per una settimana prima di essere infettati per via nasale. Lo studio muove dall’idea secondo cui i virus SARS in circolazione tra le popolazioni di pipistrelli, potrebbero rappresentare una futura minaccia e che SARS-CoV è un agente selezionato.
“However,
sequence data alone provides minimal insights to identify and prepare for
future prepandemic viruses. Therefore, to examine the emergence potential (that
is, the potential to infect humans) of circulating bat CoVs, we built a
chimeric virus encoding a novel, zoonotic CoV spike protein—from the
RsSHC014-CoV sequence that was isolated from Chinese horseshoe bats1—in the
context of the SARS-CoV mouse-adapted backbone. The hybrid virus allowed us to
evaluate the ability of the novel spike protein to cause disease independently
of other necessary adaptive mutations in its natural backbone. Using this
approach, we characterized CoV infection mediated by the SHC014 spike protein
in primary human airway cells and in vivo, and tested the efficacy of
available immune therapeutics against SHC014-CoV. Together, the strategy
translates metagenomics data to help predict and prepare for future emergent
viruses”[35].
Cioè:
i soli dati relativi alle sequenze non forniscono informazioni sufficienti per
identificare e prepararsi a futuri virus prepandemici. Pertanto, allo scopo di
esaminare il potenziale emergenziale cioè fino a che punto i CoV in
circolazione siano in grado di infettare gli esseri umani, i ricercatori
affermano di aver costruito un virus chimerico che codifica una nuova proteina
zoonotica dalla sequenza RsSHC014-CoV che è stata isolata dai pipistrelli dal
naso a ferro di cavallo cinesi. Il virus ibrido ha permesso, così, di
comprendere che la spike protein, la proteina di superficie chiamata SHC014 è
in grado di causare malattie indipendentemente da altre mutazioni adattive. In
pratica la proteina SHC014 è in grado di mediare l’infezione da CoV nelle
cellule primarie delle vie aeree umane e in vivo.
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| Ulteriore pubblicazione riporta di un'influenza A derivata da un virus chimerico originato dai pipistrelli |
Tuttavia rimanevano ancora dei limiti alla trasmissibilità della malattia all’uomo. In particolare viene notato che esistono differenze importanti nei 14 residui che legano l’ACE2, il recettore per SARS-CoV. Per cui la proteina spike SHC014 non è in grado di legare l’ACE2 umano. Quindi la ricerca è andata oltre arrivando a sintetizzare lo spike SHC014. Il CoV chimerico è stato così chiamato SHC014-MA15 ed è stato inserito in un topo con l’obiettivo di ‘massimizzare la patogenesi’ e avviare uno studio sui vaccini nei topi.
La costruzione sintetica del mutante chimerico e dell'intera sequenza SHC014-CoV è stata approvata dal Comitato istituzionale per la biosicurezza dell'Università della Carolina del Nord e dal comitato Dual Use Research of Concern. Nella ricerca genetica, per ‘dual use’ o doppio uso, si intende una ricerca che può essere condotta sia per scopi pacifici (curativi) che per scopi offensivi. L’esperimento va a buon fine – secondo i propositi della ricerca - in quanto la creazione del virus chimerico in questione è effettivamente in grado di potenziare la patogenicità del virus. Per testare l’efficacia della spike SHC014, è stata esaminata la sensibilità delle cellule epiteliali delle vie respiratorie umane Calu-3 2B4 trovando conferma nella capacità dei virus con spike SHC014 di infettare le cellule delle vie aeree umane e ribadendo la potenziale minaccia di trasmissione di SHC014-CoV tra specie viventi diverse.In
un momento successivo si è cercato di determinare l’efficacia degli anticorpi
monoclonali SARS-CoV contro l’infezione da SHC014-MA15. In particolare lo
studio ritiene interessanti 4 anticorpi monoclonali umani neutralizzanti che
mirano alla proteina spike SARS-CoV e già precedentemente segnalati come
probabili reagenti per l’immunoterapia. Tuttavia gli anticorpi che risultano
neutralizzanti contro SARS-CoV, possono avere solo un’efficacia marginale
contro i ceppi di CoV simili alla SARS ed emergenti come SHC014. Ulteriori
esperimenti contro SHC014-MA15 sono stati condotti con vaccini esistenti
iniettati nei topi anziani infettati con SARS-CoV (DIV). Ma è stato trovato che
il vaccino non è riuscito a proteggere i topi anziani. Al contrario:
l’inoculazione del vaccino ha provocato una patologia immunitaria aumentata
indicando la possibilità che il vaccino abbia ulteriormente danneggiato gli
animali sottoposti a vaccinazione, particolarmente gli animali più anziani.
Gli
esperimenti condotti dai ricercatori fanno più volte chiara menzione a
sperimentazioni in vivo e a colture nelle vie aeree umane dove è stata notata
una ‘robusta infezione’ dopo l’inoculazione di SARS-CoV con proteina spike
SHC014.
Oggi in ambiente scientifico si ritiene che la SARS sia arrivata nella popolazione umana proprio attraverso i pipistrelli della specie dal naso a ferro di cavallo[36], gli stessi da cui sono partite le sperimentazioni dello studio della Professoressa Shi e del Prof. Baric e che hanno provocato infezioni in diverse aree della Cina dal 2005.
In particolare in uno studio cinese durato 5 anni e pubblicato nel novembre del 2017 – anche questo condotto dalla Prof.ssa Shi - si spiega come, indipendentemente dalle diverse specie di pipistrello, la SARS-CoV e la SARSr-CoV[37] rilevate nei pipistrelli della Cina sud-occidentale, nelle provincie dello Yunnan, Guinzhou e Guangxi, mostravano maggiori elementi in comune rispetto a quelle rilevate nelle provincie sud-orientali, centrali e settentrionali come Hong Kong, Hubei e Shaanxi dove si notavano differenze filogenetiche maggiori rispetto ai SARS-CoV umani e dello zibetto[38]. In particolare lo studio racconta di una grotta dello Yunnan, in prossimità della città di Kunming in cui sono stati scoperti ceppi con elevata somiglianza genetica con SARS-CoV umani e in grado di utilizzare l’ACE2 umano come recettore per le cellule respiratorie primarie umane. La SARS è una sindrome respiratoria causata da un betacoronavirus ed è comparsa per la prima volta proprio in Cina, nel 2002, per poi diffondersi in tutto il mondo nel 2003 manifestandosi con alta mortalità caratterizzata da febbre, mal di testa e sintomi respiratori gravi.Dall’aprile 2011 all’ottobre 2015 sono stati raccolti e testati 602 campioni biologici e sono stati trovati 15 ceppi di SARSr-CoV che presentavano una identità tra il 93,2% e il 96% con i SARS-CoV umani: valori significativamente superiori rispetto a quelli presenti in altre regioni della Cina (88-93%). La ricerca ha messo anche in luce il fatto che la differenza principale tra la SARS-CoV e la maggior parte di SARSr-CoV di pipistrello si trova nel gene S.Una conferma alle ipotesi di Boyle il quale ipotizza che il laboratorio di Wuhan stesse conducendo ricerche sulla SARS potenziando il virus in modo da renderlo più letale. Che poi sia uscito deliberatamente o meno da quella struttura per infliggere un danno al proprio popolo è un altro discorso che richiederebbe di comprendere i motivi di un simile gesto.
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| Hong Kong un anno fa durante la Rivoluzione degli Ombrelli |
Non una semplice questione di principio. Da un lato la Cina lancia accuse agli ingegneri sociali delle coloured revolution di finanziare i giovani rivoluzionari infiltrandosi nelle università cinesi attraverso la NED, National Endowment for Democracy, direttamente collegata alla CIA.
Divide et impera, lo sapevano anche in antichità, offre indiscutibili vantaggi. Dall’altro l’Italia gode di una posizione privilegiata e contesa nel Mediterraneo, in particolare le regioni meridionali, storici avamposti militari NATO e statunitensi e rientranti in un progetto internazionale che le vede ‘hub’ energetico ricevente gas dai favolosi giacimenti recentemente scoperti da ENI e Kogas[40] l’omologa sudcoreana. Un progetto mastodontico di gasdotti che si riuniscono sulle coste pugliesi – in aggiunta ai gasdotti siciliani già esistenti – dovrebbero ricevere gas da Africa, Medio Oriente e Asia. Ma la Cina è anche interessata al porto di Taranto, strategico per il progetto della Via della Seta.Dunque:
è possibile che quella ‘epidemia di metafore’[41] non sia una
semplice forzatura giornalistica? Un espediente su cui il media mainstream ha
insistito allo scopo di creare pathos?
[1] Vineet D Menachery , 1 Boyd L Yount, Jr , Kari Debbink , Sudhakar Agnihothram , Lisa E Gralinski , Jessica A Plante , Rachel L Graham , Trevor Scobey , Xing-Yi Ge , Eric F. Donaldson , Scott H Randell , Antonio Lanzavecchia , Wayne A Marasco , Zhengli-Li Shi , Ralph S Baric , ‘A
SARS-like cluster of circulating bat coronaviruses shows potential for human
emergence’, Nat Med . 2015; 21
(12): 1508–1513; 9 novembre 2015 Doi: 10.1038 / nm.3985
[1] Dipartimento di Epidemiologia, School of Public Health,
Università del North Carolina, Chapel Hill
[2] Gen. Fabio Mini, ‘L’epidemia di
metafore nasconde che la ‘guerra’ al virus è lotta fratricida’, LIMES n°4 – 2020 Il Vincolo Interno
[3] Gen. Fabio Mini, ‘L’epidemia di
metafore nasconde che la ‘guerra’ al virus è lotta fratricida’, LIMES n°4 – 2020 Il Vincolo Interno
[4] Beck lascia qui l’esempio del
terrorismo islamico: l’importanza che i media di tutto il mondo attribuiscono
al fenomeno, permette al fenomeno stesso di autoalimentarsi e potenziarsi.
Senza il successo decretato dalla pubblicità dei media, i terroristi
rimarrebbero un fenomeno limitato nello spazio e nel tempo.
[5] Beck Ulrich, ‘Conditio Humana. Il
rischio nell’età globale’, 2007 Ed. Laterza
[6] Sen Amartya, “Lo sviluppo è libertà –
perché non c’è crescita senza democrazia”, pg.155, Ed. Arnoldo Mondadori,
Milano, 2000
[7] Beck Ulrich, ‘Conditio Humana. Il
rischio nell’età globale’, pg. 37, Ed. Laterza 20070
[8] Rifkin Jeremy, ‘Il secolo biotech. Il
commercio genetico e l’inizio di una nuova era’, Ed. Baldini&Castoldi, 1998
[9] Rifkin Jeremy, ‘Il secolo biotech. Il
commercio genetico e l’inizio di una nuova era’, pg. 154, Ed.
Baldini&Castoldi, 1998
[10] Rifkin Jeremy, ‘Il secolo biotech. Il
commercio genetico e l’inizio di una nuova era’, pg. 157, Ed.
Baldini&Castoldi, 1998
[12] Great
Game India, ‘Dr. Francis Boyle Creator of BioWeapons Act Says Coronavirus Is
Biological Warfare Weapon’, 3 febbraio 2020. In: https://greatgameindia.com/dr-francis-boyle-creator-of-bioweapons-act-says-coronavirus-is-biological-warfare-weapon/
[13] Abby Olena, ‘Researchers find 380 amino
acid substitutions between 2019-nCoV and severe acute respiratory syndrome
(SARS)-related coronaviruses’, 11 febbraio 2020; in: https://www.the-scientist.com/news-opinion/scientists-compare-novel-coronavirus-to-sars-and-mers-viruses-67088 basato sul seguente studio: A. Wu et al., “Genome composition and divergence of
the novel coronavirus (2019-nCoV) originating in China,” Cell Host &
Microbe, doi:10.1016/j.chom.2020.02.001,
2020
[14] John Hopkins University, Bloomberg
School of Public Health, ‘SARS-CoV-2 Genetics’, 16 aprile 2020. IN:
https://www.centerforhealthsecurity.org/resources/COVID-19/COVID-19-fact-sheets/200128-nCoV-whitepaper.pdf
[15] Jaffar a. Al-Tawfiq, Ziad A Memish,
Johns Hopkins Aramco Healthcare, Dhahran, Saudi Arabia; Indiana University
School of Medicine, Indianapolis, IN, USA; Ministry of Health, Alfaisal
University, Riyad, Saudi Arabia, ‘Middle East respiratory syndrome coronavirus:
epidemiology and disease control measures’, 3 novembre 2014
[16] Jaffar a. Al-Tawfiq, Ziad A Memish,
Johns Hopkins Aramco Healthcare, Dhahran, Saudi Arabia; Indiana University
School of Medicine, Indianapolis, IN, USA; Ministry of Health, Alfaisal
University, Riyad, Saudi Arabia, ‘Middle East respiratory syndrome coronavirus:
epidemiology and disease control measures’, 3 novembre 2014
[17] https://www.cidrap.umn.edu/news-perspective/2014/04/gush-mers-cases-sparks-speculation-about-causes
[18] Dichiarazione OMS del
23 aprile 2014: https://www.facebook.com/WHOEMRO/posts/650401965008625
[19] Il dott. Plummer è stato assassinato in
Africa il 6 febbraio 2020 in circostanze non chiare.
[20] Great game India,
‘Coronavirus Bioweapon – How China Stole Coronavirus From canada and Weaponized
It’, 26 gennaio 2020. In:- https://greatgameindia.com/coronavirus-bioweapon/
[21] Come è ormai noto il National Biosafety
laboratory di Wuhan dista 20 miglia dal mercato del pesce accusato di essere
l’epicentro dell’epidemia di Coronavirus.
[22] Great Game India,
“Coronavirus Bioweapon – How China Stole Coronavirus From Canada and Weaponized
it”, 26 gennaio 2020; https://greatgameindia.com/coronavirus-bioweapon/
[23] CRISPR è acronimo di Clustered
Regularly Interspaced Short Palindromic Repeats, sono una serie di segmenti di
DNA contenenti una ripetizione di sequenze nei batteri. La versione CRISPR/Cas9
del sistema viene usata per modificare in maniera permanente i geni di diversi
tipi di organismo. Tra le funzioni più importanti dell’enzima Cas9 vi è il
riconoscimento della struttura estranea da tagliare. Questa struttura può
essere il genoma di un patogeno che sta infettando il batterio. Modificando
Cas9 è possibile ‘vaccinare’ il batterio contro un’infezione di batteriofagi.
All’interno dei Crispr possono essere
presenti degli spaziatori, piccole sequenze di DNA che in passato hanno tentato
di attaccare la cellula, fatto che ha suggerito un ruolo di immunità adattiva e
riconoscimento degli attacchi di virus esogeni da parte del Crispr. L’ipotesi è
stata confermata nel 2007. Con il sistema Crispr/Cas9 è possibile modificare
anche cellule umane.
[24] Great Game India,
“Coronavirus Bioweapon – How China Stole Coronavirus From Canada and Weaponized
it”, 26 gennaio 2020; https://greatgameindia.com/coronavirus-bioweapon/
[25] Cmdr. Dean J. Wagner, ‘NAMRU-3 Moves to
Sigonella, Italy’, 12 dicembre 2019, in: https://www.c6f.navy.mil/Press-Room/News/News-Display/Article/2051364/namru-3-moves-to-sigonella-italy/
[26] Steve Vanderweff, Defense Visual
Information Distribution Service, ‘NAMRU-3 Change of Command’, 7 luglio 2019.
In: https://www.dvidshub.net/news/332036/namru-3-change-command
[27] Rifkin Jeremy, ‘Il secolo biotech. Il
commercio genetico e l’inizio di una nuova era’, pg. 158, Ed.
Baldini&Castoldi, 1998
[28] Boyle Francis A., ‘Biowarfare and
terrorism’, pg. 20. Clarity Press, 2005
[29] WHO, ‘Public health response to
biological and chemical weapons – WHO guidance’, Defense Threat Reduction
Agency, giugno 2016, in: https://www.who.int/csr/delibepidemics/annex3.pdf
[30]
Grinshpun S.A., Adhikari A., Reponen T., Dreizin E., Schoenitz M.,
‘Neutralization of Aerosolized Bio-agents by Filled Nanocomposite Materials
through Thermal and Chemical Inactivation Mechanism’,
[31] Rifkin Jeremy, ‘Il secolo biotech. Il
commercio genetico e l’inizio di una nuova era’, pg. 72, Ed. Baldini e
Castoldi, 1998
[32] Vineet D Menachery , 1 Boyd L Yount, Jr , Kari Debbink , Sudhakar Agnihothram , Lisa E Gralinski , Jessica A Plante , Rachel L Graham , Trevor Scobey , Xing-Yi Ge , Eric F. Donaldson , Scott H Randell , Antonio Lanzavecchia , Wayne A Marasco , Zhengli-Li Shi , Ralph S Baric , ‘A
SARS-like cluster of circulating bat coronaviruses shows potential for human
emergence’, Nat Med . 2015; 21
(12): 1508–1513; 9 novembre 2015 Doi: 10.1038 / nm.3985
[33] Dipartimento di Epidemiologia, School
of Public Health, Università del North Carolina, Chapel Hill
[34] Direttrice del Center for Emerging Infectious Diseases at the Wuhan Institute of Virology (WIV), BSL4, da dove si pensa sia uscito il virus che ha provocato
la pandemia.
[35] Vineet D Menachery , 1 Boyd L Yount, Jr , Kari Debbink , Sudhakar Agnihothram , Lisa E Gralinski , Jessica A Plante , Rachel L Graham , Trevor Scobey , Xing-Yi Ge , Eric F. Donaldson , Scott H Randell , Antonio Lanzavecchia , Wayne A Marasco , Zhengli-Li Shi , Ralph S Baric , ‘A
SARS-like cluster of circulating bat coronaviruses shows potential for human
emergence’, Nat Med . 2015; 21
(12): 1508–1513; 9 novembre 2015 Doi: 10.1038 / nm.3985
[36] Bedford T. , Richard N., Hadfield J., Hodcroft E., Muller N., Licisin M., ‘Narrative: Genomic
analysis of nCoV spread. Situation report 2020-01-23’, 23 gennaio 2020 in:
.https://nextstrain.org/narratives/ncov/sit-rep/2020-01-23
[37] SARSr-CoV significa SARS related
Coronavirus del genere Betacoronavirus e sottogenere Sarbecovirus.
[38] Ben Hu , Lei-Ping Zeng , Xing-Lou
Yang , Xing-Yi Ge, Wei Zhang, Bei Li, Jia-Zheng Xie, Xu-Rui Shen,, Yun-Zhi
Zhang, Ning Wang, Dong-Sheng Luo, Xiao-Shuang Zheng, Mei-Niang Wang, Peter
Daszak, Lin-Fa Wang, Jie Cui , Zheng-Li Shi, ‘Discovery of a rich gene
pool of bat SARS-related coronaviruses provides new insights into the origin of
SARS coronavirus’, 30 novembre 2017 in: https://journals.plos.org/plospathogens/article?id=10.1371/journal.ppat.1006698; https://doi.org/10.1371/journal.ppat.1006698
[39] https://www.liberoreporter.it/2019/12/in-evidenza/la-rivoluzione-degli-ombrelli-di-hong-kong-ora-infiamma-il-mondo.html
[40] Chiara Madaro, ‘Tutti i gasdotti
portano in Salento’, 17 maggio 2019 in: https://pangea-ecosservatorio.blogspot.com/2019/05/tutti-i-gasdotti-portano-in-salento_11.html e “Salento hub - tutti i gasdotti
portano al Tacco” 11 gennaio 2019 in:
http://www.europeanconsumers.it/2019/01/10/salento-hub-tutti-i-gasdotti-portano-al-tacco/
[41] Gen. Fabio Mini, ‘L’epidemia di
metafore nasconde che la ‘guerra’ al virus è lotta fratricida’, LIMES n°4 – 2020 Il Vincolo Interno





























