“La distribuzione geografica dei risultati
contraddice gran parte delle evidenze finora disponibili. In particolare
sorprende che gli alunni delle regioni meridionali conseguano risultati
migliori di quelli dei colleghi del centro-nord”.
Viene affermato nella primissima relazione
INVALSI del 2007/08, un progetto che costa 22
milioni euro[1].
Vale
la pena fare un po’ di chiarezza su cosa vi sia dietro i dati che seguirono
negli anni successivi. L’irritante protervia recentemente ostentata dal
Ministro Bussetti[2],
apre una ferita già aperta: quella delle scarsissime risorse destinate al Sud
nel settore dell’Istruzione.
Le
prove INVALSI sono, infatti, il mezzo attraverso cui si giudica il valore delle
scuole, degli insegnanti e degli alunni allo scopo di premiare economicamente
chi ottiene risultati migliori.
Così,
si verifica che gli Istituti che riportano punteggi scarsi, non hanno nemmeno
risorse per le fotocopie dovendo ricorrere al contributo dei genitori anche per
i servizi essenziali.
Mentre
vengono premiate le scuole che hanno risultati migliori: progetti speciali, dalla
musicoterapia alla presenza settimanale dello psicologo, allo sport, sono i
risultati di maggiori risorse.
Gli
insegnanti che conoscono entrambe le realtà possono rendersi conto di queste
disparità.
Sufficienti
queste considerazioni per comprendere il livello di incostituzionalità in cui
versa l’Istruzione in Italia.
L’Art.3
della Carta Costituzionale italiana recita, infatti:
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali
davanti alla legge, senza distinzione di sesso di razza, di lingua, di
religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine
economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei
cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva
partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e
sociale del Paese”
L’introduzione
delle prove INVALSI[3]
, o Prova Nazionale, è stata introdotta con la legge n. 176 del 25 ottobre 2007
e avviata sperimentalmente nel 2008. I primi risultati furono spiazzanti e
fotografarono una situazione inaspettata con un sud capace di raggiungere i
risultati migliori[4]
e un nord in coda.
Rispetto
ai risultati di matematica il Rapporto preliminare delle prove Invalsi 2008
afferma: “(…) si nota che i risultati conseguiti al Nord paiono non essere
significativamente inferiori rispetto a quelli ottenuti dagli studenti del Sud,
né si riscontrano differenze significative quando si confrontano i risultati
degli allievi del Nord con quelli del Centro, oppure di quelli del Centro
rispetto a quelli del Sud”.
Quanto
alla prova di Italiano, invece, si distingue tra i risultati dei quesiti di
comprensione del testo e quelli di grammatica, “(…) prova in cui gli esiti degli studenti del Sud sono
significativamente più elevati sia di quelli del Nord che di quelli del
Centro, mentre non si riscontrano differenze statisticamente rilevanti per le
tre aree geografiche nella comprensione del testo”[5].
I
dati crudi destarono non poche sorprese a chi rimaneva convinto delle maggiori competenze
e attitudine al lavoro del Settentrione. Si parlò, dunque, di ‘dati anomali’ e si cercò di correggerli artificialmente
con l’introduzione dell’hard clustering[6]. Anche
così, i dati risultavano ‘anomali’. "Per questa ragione è stato adottato un 'approccio sfuocato' (fuzzy
logic)[7] in
grado di fornire ad ogni studente un coefficiente di correzione attenuando,
così, in maniera considerevole l'incidenza di comportamenti
opportunistici".
In sostanza sembrerebbe che i metodi di attribuzione dei punteggi e quindi i dati ufficiali, siano
stati modificati e continuino ad essere modificati sulla base di un pregiudizio:
che al sud si studia meno, le scuole funzionano meno e gli insegnanti
suggeriscono le risposte agli studenti.
Facile arguire, come alcuni osservatori hanno fatto[8], che,
se è vero che gli insegnanti meridionali sono portati a suggerire alle proprie
classi, allora lo devono fare anche al nord, e, dato che i docenti
meridionali che insegnano al nord sono
la maggioranza, allora anche al nord i dati sono falsati.
Non sarebbe il caso, di accettare il dato e capire le
ragioni di quei risultati? Per esempio perché al nord ci sono più studenti di
origine straniera?[9]
O perché al nord vi è un maggior numero di studenti con disabilità?
In
realtà il problema viene in un primo
momento riconosciuto. Ne è prova la nota
3 della C.M. n.2 dell'8 gennaio 2010 recante “Indicazioni
e raccomandazioni per l'integrazione di
alunni con cittadinanza non italiana” in cui si legge:
“Si ricorda, a tal proposito, che sia le rilevazioni
degli esiti della prova nazionale Invalsi agli esami di Stato della scuola
secondaria di primo grado per l’anno scolastico 2008-2009, sia le rilevazioni
degli apprendimenti per l’a.s. 2008-2009 nella scuola primaria evidenziano come
i differenziali dei risultati tra studenti del nostro Paese e studenti
immigrati siano particolarmente pronunciati soprattutto in italiano e
soprattutto nelle scuole del Centro-Nord, dove appunto la presenza di alunni
con cittadinanza non italiana è decisamente più marcata”.
Questioni in origine riconosciute[11],
dunque, ma che scompaiono con la lente distorta della statistica, piegata al
pregiudizio, comodamente non affrontate dai Ministeri avvicendatisi in questo
ultimo decennio ma che permangono nella realtà, affrontate dalla
professionalità e dalla buona volontà dei docenti, soldati in prima linea sul
fronte in espansione della disabilità e dei minori di nazionalità non italiana.
[1]
https://www.orizzontescuola.it/invalsi-costa-quasi-22-milioni-di-euro-ma-sono-i-docenti-che-devono-somministrare-e-correggere-i-test/
[2]
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/02/09/scuola-bussetti-piu-fondi-al-sud-no-impegnatevi-di-piu-ministro-frase-estrapolata-di-maio-fesseria-chieda-scusa/4960379/
[3] L’INVALSI è l’Ente di ricerca
dotato di personalità
giuridica di diritto pubblico che si occupa di verificare periodicamente le
abilità degli studenti e la qualità complessiva dell'offerta formativa delle
istituzioni di istruzione e di istruzione e formazione professionale. L’esame è
stato introdotto per la prima volta a fini puramente statistici durante l’Esame
di Stato 2007/8. Le prove avvengono in 2° e 5° elementare, in 1° e 3° media, in
5° superiore. Le prove (Italiano e Matematica) svolte al termine di ogni ciclo
scolastico vengono inserite nella media del voto finale. Vengono esclusi dalla
valutazione gli studenti che necessitano di sostegno scolastico, svolgono
regolarmente la prova gli alunni DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento –
dislessia, disgrafia, discalculia) e ADHD, disturbo da Deficit di Attenzione e
Iperattività che vengono, però, segnalati e lasciati a svolgere quanto
riescono. Vengono segnalati anche gli studenti stranieri che non hanno svolto
l’intero percorso scolastico in Italia.
http://www.invalsi.it
[4]Salvo Intravaia, “Test
Invalsi, i più bravi al Sud. "Ma hanno copiato" e vince il Nord”, 10 agosto 2009 su: http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/scuola_e_universita/servizi/studenti-meridionali/studenti-meridionali/studenti-meridionali.html
[5]Invalsi, “La Prova Nazionale al
termine del primo ciclo; aspetti operativi e prime valutazioni sugli
apprendimenti degli studenti”, Agosto 2008
[6] Il clustering è una tecnica
statistica basata sul raggruppamento di elementi omogenei in un insieme di dati. Non si tratta di misurazioni
matematiche esatte in quanto vi è l’introduzione di scelte metriche, ossia
quale distanza viene decisa tra due dati. L’appartenenza o meno ad un insieme
dipende da quanta distanza esiste tra un dato e l’altro. L’hard clustering, o
cluster esclusivo, prevede che un elemento può essere attribuito ad un solo
gruppo. Quindi i cluster che ne derivano, non hanno elementi in comune.
[7] La logica fuzzy, è una logica
polivalente in cui un elemento può appartenere a più cluster. A ciascuna verità
si attribuisce un grado di verità compreso tra 0 e 1, dove a 1 può essere
attribuito il valore ‘falso’ e a 0 il valore ‘vero’, con una serie di nuances
intermedie. Ad esempio si può ragionare sul
significato di ‘statura’ attribuendo all’altezza 1.60 il valore di bassa, a
1.70 media, a 1.80 alta. In base a questa misurazione possiamo attribuire
all’enunciato ‘Gianni è alto 1.80cm, la sua statura è alta’ il valore di vero e
all’enunciato ‘Marco è alto 1,79, la sua statura è alta’, il valore di falso.
[8] Salvo Intravaia, “Test Invalsi, i più bravi al
Sud. "Ma hanno copiato" e vince il Nord”, 10 agosto 2009
su: http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/scuola_e_universita/servizi/studenti-meridionali/studenti-meridionali/studenti-meridionali.html
[9] (cfr.
INVALSI, Anno scolastico 200-2009- Esami di Stato I Ciclo- Prova nazionale
2008-2009 e INVALSI, Anno scolastico 200-2009 - Rilevazione Prime analisi, in
www.invalsi.it)”.
[10]
https://www.lenius.it/studenti-stranieri-in-italia/




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