Chiara Madaro
Michel
Chossudowsky è Professore Emerito di Economia presso l’università di Ottawa.
Fondatore e direttore del Global Research è stato anche consulente di vari
paesi in via di sviluppo. Fortunato autore di svariate opere di geopolitica, durante
la sua carriera si è distaccato per aver assunto posizioni intellettualmente oneste. Canadese,
origini ebraiche, mette in luce la funzione di NATO, Stati Uniti e Israele
rispetto al tema della guerra totale e del deep state, del nuovo ordine
mondiale, del ‘terrorismo dal volto umano’ e di tutte le subdole forme assunte
dalla guerra grazie alle nuove tecnologie.
In The
Globalization of War emergono importanti scenari, mai dibattuti nel Bel Paese.
A
partire dall’ultimo capitolo che chiude con la ‘Fabbrica del Dissenso’, una
realtà già emersa dalle indagini italiane sugli anni dello stragismo nero che
poi è diventato rosso.
Secondo
l’analisi di Chossudowsky, la gran parte dei movimenti pacifisti in Occidente sono in crisi e dominati da un gruppo di giovani rampanti che si autoproclamano ‘progressisti’. Irreversibilmente
soggetti a quel principio noto alla psicologia sociale per cui l’istinto del
branco porta le persone a seguire i comportamenti e le scelte della massa senza
pensarci fino in fondo..
Storicamente
i movimenti progressisti sono stati infiltrati da leader cooptati e manipolati dai
generosi fondi elargiti da corporazioni transnazionali come quelle dei Rockefeller, i
Ford ecc., in collaborazione con la CIA e indirizzati a organizzazioni non
governative, sindacati, partiti. E’ il caso delle ‘rivoluzioni colorate’.
Il
motivo per cui il dissenso viene finanziato risiede nella necessità di prevenire
e indirizzare le proteste in modo che non costituiscano una vera sfida per Wall
Street, le corporazioni del settore energetico, l’industria militare, le
bio-tecnologie e, ovviamente, i media. Accettare
e gestire il dissenso, lasciare delle valvole di sfogo e stabilirne i limiti,
è, per Chossudowsky, nell’interesse delle élite corporative. L’obiettivo non è
più reprimere ma ridisegnare e addomesticare il dissenso portandolo verso
logiche ribaltate (‘la guerra è pace’).
Non solo un lavoro di deviazione ma anche di indebolimento progressivo attraverso l’incoraggiamento di un sempre più frammentato, ‘vasto mosaico di attivismo fai-da-te’. Le lotte ingaggiate da questi movimenti non potranno mai essere davvero significative. Il lavoro dei leader cooptati, veri e propri ‘ingegneri sociali’ in grado di coinvolgere la base sociale delle comunità dei Paesi-target, sarà tale per cui le comunità non riusciranno in alcun caso a scalfire il dominio dei finanziatori, perché sono troppo onerose in termini di tempo e di denaro.

Non solo un lavoro di deviazione ma anche di indebolimento progressivo attraverso l’incoraggiamento di un sempre più frammentato, ‘vasto mosaico di attivismo fai-da-te’. Le lotte ingaggiate da questi movimenti non potranno mai essere davvero significative. Il lavoro dei leader cooptati, veri e propri ‘ingegneri sociali’ in grado di coinvolgere la base sociale delle comunità dei Paesi-target, sarà tale per cui le comunità non riusciranno in alcun caso a scalfire il dominio dei finanziatori, perché sono troppo onerose in termini di tempo e di denaro.

L’espressione
‘fabbrica del consenso’ fu coniata in un primo momento da Edward S.Herman e
Noam Chomsky con l’intento di descrivere un meccanismo in funzione del quale i
media sviano l’opinione pubblica dalle questioni che andrebbero realmente
affrontate inculcando valori e credenze.
Il
ruolo della stampa è stato e continua ad essere fondamentale come strumento
della propaganda nel dipingere azioni di
guerra, spesso ai danni di inermi civili, come ‘operazioni umanitarie’ o nel
dare voce a nuovi ‘totem’ culturali e/o religiosi. Favorire finanziariamente un
limitato gruppo di organismi progressisti cooptati e strategicamente scelti, consente
alle élite di mantenere una ragion d’essere, senza mai essere seriamente e contestualmente contestate. Il ‘gancio’ con i cooptati può avvenire a margine
di meeting internazionali durante i quali i rappresentanti delle ONG
accreditate, magnanimamente invitate a
partecipare, possono ottenere incontri ravvicinati con i ‘grandi della Terra’
in occasione di cocktail e feste appositamente studiate.
Il
rituale appena descritto ha una funzione decisiva:
- che i cooptati facciano passare l’idea di come i ‘grandi della Terra’ abbiano compreso la necessità di concessioni che vanno elargite
- lasciare l’illusione che esista una certa forma di democrazia
- che ‘there is no alternative’, che non c’è alternativa.
- che i cooptati facciano passare l’idea di come i ‘grandi della Terra’ abbiano compreso la necessità di concessioni che vanno elargite
- lasciare l’illusione che esista una certa forma di democrazia
- che ‘there is no alternative’, che non c’è alternativa.
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| Una vignetta che ritrae Margaret Thatcher, autrice dello slogan 'there is no alternative', non c'è alternativa al neoliberismo. |
Il
meccanismo della cooptazione, sottolinea Chossudowsky, non si limita all’acquisto
di personalità politiche ma si propone di occupare pervasivamente ogni anfratto
della società civile dissenziente attraverso il finanziamento di ONG e di organizzazioni che rivestono un ruolo storico nelle proteste contro il sistema.
Naturalmente
questi meccanismi si sviluppano in un ambiente manipolatorio e orientato alla
disinformazione per cui chi dissente non è in grado di rendersi conto della
contraddizione in cui è immerso. Niente di più facile, ad esempio, che chi
manifesta contro i giganti del petrolchimico, venga finanziato o sponsorizzato
proprio dalle élite che contestano o che chi manifesta per i diritti civili e
contro i fascismi venga finanziato dagli stessi organi che hanno sostenuto
gruppi nazisti in Ucraina.
Qui Parubiy è stato uno dei leader di spicco durante la Rivoluzione Arancione prima e poi con il movimento Euromaidan, letteralmente Europiazza, terminato con centinaia tra morti e feriti. Conosciuto come il ‘comandante’, questo moderno eroe della democrazia è un estimatore di Stepan Bandera, nazista ucraino coinvolto in assassinii di massa ai danni di popolazioni ebree durante la II GM. Informazioni appropriatamente volatilizzate dalla stampa del vigente regime democratico.
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| Manifestazione Euromaidan in Ucraina |
Qui Parubiy è stato uno dei leader di spicco durante la Rivoluzione Arancione prima e poi con il movimento Euromaidan, letteralmente Europiazza, terminato con centinaia tra morti e feriti. Conosciuto come il ‘comandante’, questo moderno eroe della democrazia è un estimatore di Stepan Bandera, nazista ucraino coinvolto in assassinii di massa ai danni di popolazioni ebree durante la II GM. Informazioni appropriatamente volatilizzate dalla stampa del vigente regime democratico.
L’amara
ironia della situazione è che parte dei guadagni fraudolenti che le élite
riciclano e investono in fondazioni, istituti di ricerca e gruppi di volontari
impegnati sul fronte dei cambiamenti climatici, dei diritti umani e civili, dei
credo religiosi, sono completamente esentasse.
Con
pazienza e in un testo di agevole lettura, Chossudowsky ripercorre le
interconnessioni geopolitiche in atto, i meccanismi che regolano i precari
equilibri su cui poggia il mondo, i retroscena della competizione per il
dominio delle risorse energetiche, la corsa agli armamenti e all’accaparramento
dei minerali.
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| La mappa della Primavera Araba |
Una
storia, quella del disegno imperialista statunitense, in cui anche l’Italia
detiene un ruolo centrale grazie al rapporto storico con la Libia. Ma sono
importanti anche i paesi africani francofoni, in parte già ‘anglizzati’, su cui il Paese a Stelle&Strisce pretende di mettere le mani allo scopo di non perdere la partita con la Cina.
Di
questi tempi, osserva Chossudowsky, cambiano i rapporti di forza e, dunque,
devono cambiare anche le armi e le tecniche di assalto, in un’ottica orientata
alla guerra perpetua.
Assicurarsi
il primato sulle nuove tecnologie è fondamentale. La guerra meteorologica è una
delle vie che già sono state intraprese attraverso le ENMOD, Environmental
Modification Techniques, sviluppate in seno al programma HAARP. L’applicazione
delle modificazioni climatiche potrà avvenire sia a scopo offensivo che
difensivo. Precipitazioni, nebbia, tempeste, possono essere ‘fabbricate’
attraverso la modificazione della ionosfera, facendo uso degli specchi ionosferici.
Questo può indebolire la capacità dell’avversario anche solo, si pensi,
distruggendone la capacità produttiva.
Lo suggerisce anche il PNAC, Project for a New American Century, Think Tank governativo neocon: “Forme avanzate di bio-warfare, possono focalizzarsi su particolari genotipi e trasformare la guerra biologica portandola dal dominio del terrore a diventare uno strumento politicamente utile”.
Lo suggerisce anche il PNAC, Project for a New American Century, Think Tank governativo neocon: “Forme avanzate di bio-warfare, possono focalizzarsi su particolari genotipi e trasformare la guerra biologica portandola dal dominio del terrore a diventare uno strumento politicamente utile”.
D’altra
parte, rammenta nella sua analisi Chossudowsky, l’arma della guerra finanziaria
non è nuova. FMI e BM, hanno avuto, in questo, una funzione strategica. L’Amara
medicina’ imposta a molti paesi, le misure di austerity, sono andate di
pari passo ad operazioni sotto copertura della CIA che avevano, appunto, il
ruolo di intervenire sui gruppi di protesta controllandone le attività.
E’
tempo, conclude il Professore, che la società civile prenda coscienza di questi
fondamentali elementi in modo da ricostruire in maniera significativa i
movimenti di protesta sganciandosi dai finanziamenti delle corporazioni e dalle catene che esse impongono.







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